L’ideale
quando “viaggiamo
per arrampicare” ….. o arrampichiamo per viaggiare?!… e’
intervallare
a due, non piu’ di tre, giorni di arrampicata, un giorno o due di
relax,
per dar modo alle fibre muscolari di rigenerarsi un po’; pena il
degradare
palesemente delle (gia’ scarse!…) performance!! Ma spesso ci facciamo
prendere
dalla smania di scalare ed accumuliamo giorni dietro giorni, senza mai
riposare. Questa volta ci viene “in aiuto” la meteo, con un paio di
giornate
veramente bruttine, specialmente considerata la latitudine; cosi’ con
nuvole
e vento e pure qualche goccia di pioggia, ci spostiamo lentamente al
sud,
con qualche sosta turistica a Delfi ed Athene; e di qui verso ovest,
attraverso
Korintos fino a Patras, dove muscoli e meteo saranno finalmente
risistemati,
e guarda caso proprio nella zona di Patras ci sono le altre falesie di
cui avevamo informazioni.
Kalogria.
Il luogo sarebbe veramente ideale per questa stagione: vicinissimo al
mare,
in riva ad una laguna, esposto a sud ma ventilato, tanti settori con
inclinazioni
dalla placca alla grotta; purtroppo però l’attrezzatura di questi
tiri e’ alquanto naif!! Le piu’ facili, fino al 6a ma anche alcune piu’
dure, sono lasciate a protezioni naturali, e fin qui ok, ma le soste
per
le calate ci vorrebbero comunque sempre! Ed in posizioni ottimali, non
dietro a spigoli ed anfratti! Le vie dure poi hanno protezioni quasi
sempre
molto lunghe, e spesso pericolose, e per lo piu’ non inox! Altro punto
a sfavore del luogo e’ la carenza di vie intermedie, tra il 6b ed il
7b,
si passa direttamente dal 5/6a al 7c/8a, rarissimi i tiri sul 7a!
Insomma
un luogo con tutte le caratteristiche naturali per un’ottima
frequentazione,
che pero’ avrebbe bisogno di una completa revisione dell’ attrezzatura!
Kalogra
si raggiunge da Patras seguendo la vecchia strada statale fino al
villaggio
di Araxsos, oltre il quale si prosegue in direzione dell’aereoporto e
quindi
Kalogria. La falesia e’ evidente sulla destra, sulla riva di una
laguna,
e’ composta da diversi settori in una lunga bastionata. All’estrema
sinistra,
la struttura più alta, Strophylia,
che si divide a sua volta in tre settori, quello centrale più facile
e discontinuo ma solo con vie da proteggere, quello di sinistra (alto
fino
a 70 metri) con due 6a e due 6b+ da proteggere ed altri sei tiri tra il
7a e il 7c, e quello di destra, il più vicini alla strada con una
quindicina di tiri protetti per lo più a spit, ma molto
selettivi.
In genere la roccia grigia è molto tagliente, quella bianca liscia
e scivolosa, i settori migliori per l’arrampicata sono quelli
arancioni.
Il settore Penagia, che sovrasta
la
chiesetta al culmine della strada sterrata, con una ventina di tiri
strapiombanti
dal 7a all' 8a ed altri progetti. L’ultimo settore a destra, denominato
scuola,
evidentemente il più facile, con una decina di tiri facili (dal
4al 6a), per lo più attrezzati, su roccia grigia. Tra Penagia e
Scuola vi sono altri due settori: Prokopos
a sinistra, con sei tiri attrezzati per lo più tra il 6c e l’8 a+,
e Kokkini Pista a destra con altri
dieci tiri tra il 6a e 6b+. |
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