Paolo Vitali & Sonja Brambati
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Umberto Isman

Affreschi al Monastero di Rilski
BULGARIAN
ski-mountaineering
Rila & Pirin Mountains
Marzo 2004
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Salendo il Pizzo Besbog
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Discesa dal Pizzo VihrenBulgaria Marzo 2004
“Una piacevole sorpresa” è il commento che meglio si addice a questa esperienza sciistica nei Balcani. Partiti con qualche problema di organizzazione, per altro tutta colpa nostra non certo di Plamen a cui ci appoggiavamo, non avevamo molto chiaro che tipo di ambiente, gite, accoglienza avremmo trovato! La Bulgaria non è meta classicissima di turismo, e le vicissitudini del periodo post-comunismo hanno lasciato segni profondi ovunque. Appena lasciato l’aeroporto di Sofia è evidente lo stato di abbandono di una quantità enorme di edifici di ogni genere, segno di una economia che ancora non si è ripresa dal brusco cambiamento; il parco macchine non ha vie di mezzo, si passa dalle lussuose berline alla Auto a due tempi parcheggiate a Sofiamoltitudine di vecchie scassatissime utilitarie tenute insieme in qualche modo, e non è raro incontrare il  carretto ancora trainato dal cavallo; le strade su cui si viaggia, a parte le principali arterie, sono alquanto malmesse, buche molto profonde obbligano a continui rallentamenti, che non infastidiscono in quanto siamo rilassatamente in “ferie”, ma vorrei vedere se le incontrassimo la mattina in superstrada andando al lavoro!! E’ la stessa situazione che avevamo ritrovato qualche anno fa in Pamir, nelle neonate repubbliche della ex Russia, dove la maggior parte della gente da un giorno con l’altro aveva perso occupazione e ogni genere di assistenza. Il comunismo fino ad allora aveva garantito loro una vita povera ma dignitosa, senza grosse possibilità di intraprendenza personale ma con il minimo per vivere garantito, istruzione sport ed assistenza sanitaria. Ora la “democrazia” ed il “libero commercio” hanno favorito i più intraprendenti e scaltri, ma un cambio così radicale ha sicuramente bisogno di molti anni per poter essere digerito e permettere un riasetto economico. Arriviamo alla nostra prima meta, il paese di Govedartzi, come tutti gli altri dall’aspetto un po’ trasandato, case per lo più incompiute, muri di mattoni a vista e rappezzati; ma dietro il cancello della nostra guest-house si apre un cortile pulito ed ordinato, l’interno della costruzione è ben fatto ed accogliente, ed i gestori (una famiglia al completo) intraprendenti e simpatici. Segno forse che veramente quello che manca ancora nel paese è il cambio di mentalità, e poi le possibilità non mancano! La sera Cena a Banskofacciamo la nostra prima cena tipica bulgara, cosi’ come abbiamo espressamente chiesto a Plamen, e la soddisfazione è massima! Nei due giorni e notti spesi alla djambazki-house abbiamo  goduto di abbondanti colazioni con confetture casalinghe, pane tostato, burro, miele, uova sotto varie forme, caffe latte o the in abbondanza. La cena tipica consisteva di una abbondante insalatona mista con aggiunta di una spruzzata di pecorino, una zuppa a scelta, quindi un piattone unico a base di carne (maiale o pollo) con verdure varie. Chi prima di partire ci aveva ammonito che in Bulgaria avremmo mangiato male evidentemente non era stato qui! Ma bando alle ciance, è ora di calzare gli sci! La prima meta è il Pizzo Mussala, la cima più alta della Bulgaria oltre che del gruppo dei Monti Pirin: 2925m. Per la gita si sfruttano gli inpianti di risalita di Borovetz, una sviluppata stazione sciistica a circa 150 km da Sofia, e poco distante dal nostro appoggio di Govedartzi. Dall’arrivo della seggiovia il dislivello alla cima è solo di circa 900m, ma lo sviluppo non è breve, su di un crinale deturpato dalla costruzione mai terminata di un enorme rifugio e dalla palificazione elettrica, ma la discesa nel vallone è veramente bella. Il Vista sul Pizzo Vihrensole splendente ed una tersa giornata di contraddicono la fama di marzo come mese dalla meteo bizzarra, ma il giorno successivo si prende subito la rivincita! Partiti da Govedartzi con una leggera velatura riusciamo a malapena a ritrovare il percorso per la Cima della Maliovitza nella valle omonima; peccato per la mancata vista sulla valle del monastero di Rilski, con condizioni di neve sicura sarebbe stata possibile la discesa diretta dalla cima al monastero per un ripido pendio (una buona scusa per tornare!) ma almeno ci mette della neve fresca per la discesa! E’ ora di cambiare zona, salutiamo i gestori della guest-house che ci sembra di conoscere già da una vita, e dai Monti Rila ci spostiamo al Gruppo dei Monti Pirin, con base a Bansko, una giovanissima stazione sciistica che sta in brevissimo tempo diventando famosa, e fra un paio di giorni capiremo il perchè! Ancora una gita con meteo instabile, per fortuna con noi c’è Nickolai Proev, alias Nick, ottimo Deep Snow nei boschi di Banskosciatore ma sopratutto grande conoscitore della zona, altrimenti dubito proprio avremmo trovato la cima del Monte Todorca! Dalla cima la discesa diretta nella Valle Virhen è pericolosa per la neve che sta caricando, cosi’ obblighiamo il nostro compagno di gita nonchè stimato primario di ortopedia a destreggiarsi nella sua prima cresta di misto, condita da una scatenata bufera di neve, e ci riportiamo su di un pendio che facilmente riconduce agli impianti di Bansko sul lato del Virhen! Chiudiamo con una sessione di piscina/sauna che sembra tratta dalla scena di un film; fuori dalla vetrata ci circonda una copiosa nevicata a larghe falde. Sulle Alpi non ci capitava di vederla da anni. Nella Valle del Pizzo Virhen troviamo pane per i nostri denti, affondiamo fin oltre le ginocchia nel batter traccia, e la discesa ci ripaga della fatica! Non ancora sazi, prima della sauna usiamo gli impianti di Bansko, e capiamo perchè in paese giravano tanti giovani con la tavola .... i ripidissmi  boschi verso la Valle Virehn sono il terreno ideale per sciate in deep-snow! Ci gustiamo con un po’ di rimpianto l’ultima spettacolare cena del ristorante tipico Bariakova Mehana, ed è già tempo dell’ultima gita a Bansko! Pochi chilometri su di una stradina (introvabile senza Giorgio) a malapena spazzata dalla abbondante nevicata ci portano alla base di una seggiovia, che in breve ci porta Il Monastero di Rilskisotto l’ultimo pendio del Monte Besbog. Tutt’intorno bellissime cime e pendii dai nomi per noi sconosciuti ed inpronunciabili invoglierebbero ad una permanenza ben più lunga, ma  per questa volta siamo già in odore di rientro! Il tempo di una visita meritata allo splendido Monastero ortodosso di Rilski, vicino al paese di Rila, e siamo di nuovo a Sofia! Ancora una mezza giornata di turismo classico nel centro di Sofia ed una breve panoramica gita alla cima del Monte Vitosha che la sovrasta, e siamo di ritorno. E’ proprio volata! Arrivederci Bulgaria.   Paolo V.
Salita al Pizzo Besbog
Informazioni generali
Questo viaggio è stato realizzato da Paolo Vitali & Sonja Brambati con Maurizio Zambelli, Marco Incerti e il fotografo Umberto Isman, grazie alla preziosa organizzazione di Plamen Shopski planetrek@tiscali.it con il patrocinio dell' Ambasciata Bulgara. L’articolo completo sarà pubblicato a dicembre 2004 sulla rivista SCI.
In cima al Pizzo Besbog
Periodo consigliato: le condizioni migliori per lo scialpinismo si riscontrano solitamente ad inizio aprile, con neve trasformata e meteo più stabile; a marzo si può trovare neve fresca ma condizioni di rischio valanghe da valutare e meteo molto più instabile. Le zone descritte si prestano bene anche per giri in mountain-bike estivi. 
Discesa dal Pizzo Vihren
Accesso: voli quotidiani Milano Malpensa – Sofia diretti con Bulgaria-Air/Alitalia, o via Vienna con Austrian Airlines. 
Cartografia: praticamente introvabili in Italia, due carte al 50.000 in cirillico dei gruppi montuosi Rila e Pirin sono difficilmente reperibili in loco, meglio farsene procurare una copia da un appoggio. 
Logistica: se non si conoscono già bene le zone e la scrittura cirillica è sicuramente sconsigliabile noleggiare in autonomia un mezzo, molto meglio appoggiarsi ad un’organizzazione locale che vi metta a disposizione un furgone con autista e prenoti l’alloggiamento in guest-house o albergi. Noi ci siamo affidati alla efficentissima organizzazione di Plamen Shopski, guida alpina e maestro di sci bulgaro residente in Italia, vedi sito www.planetrek.net.
Discesa dal Pizzo Besbog
Alloggi: 
Hotel Amfora – Sofia
Djambazki-House – Govedartzi
Private House PROEV - Bansko
Il Pizzo Todorca visto dalla discesa del Pizzo Vihren
Il cambio: in marzo 2004 ad un Euro corrispondevano circa 2 LEV, quindi mentalmente facile 1 LEV per circa 1000 delle vecchie lire. Inutile comunque cambiare molto se andate con una organizzazione.

Sci-alpinismo in Bulgaria
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Le cime più alte dei Monti Rila e Pirin sfiorano appena i 3000m, ma il microclima dei Balcani le rendono particolarmente interessanti per le gite di scialpinismo. Non vi sono ghiacciai, le quote di partenza sono in genere tra i 1000 ed i 1500m e la prima parte delle gite si snoda spesso in boschi per poi lasciare spazio ai pendi sommitali. Le condizioni sono molti simili a quelle delle “nostre” gite invernali, con percorsi simili a quelli del gruppo delle Orobie in Lombardia. In Marzo si possono trovare condizioni di neve fresca e polverosa, a volte in grande quantità, ma naturalmente bisogna saper ben valutare il rischio valanghe, ad inizio aprile invece si incontrano spesso le condizioni ottimali di neve trasformata che permettono quasi tutte le discese, oltre la neve si scioglie velocemente a causa della temperature.
Materiale ed indumenti: fondamentalmente lo stesso equipaggiamento delle gite invernali sulle Alpi, molto raramente capiterà di usare i ramponi e tantomeno la picozza. Prevedere un ricambio per indumento per poter effettuare gite ogni giorno, e capi caldi per uscire dopo le gite e la sera. 
La meteo: molto bizzarra in inverno, più stabile in aprile. Alcune gite sono percorribili anche con il brutto tempo, ma attenzione all’orientamento, se non avete insieme a voi un esperto della zona è consigliato il GPS. 

Alcune proposte sci-alp nel Gruppo dei Monti Rila

PIZZO MUSSALA (2925 m)
Il tracciato della gita alla MussalaDalla località sciistica di Borovetz (1300m) prendere la cabinovia che arriva sulla cima Jastrebetz (2300m). Dalla cima della Jastrebetz si vede tutta la vallata, chiusa dalla cima della Mussala. Sciare sulla pista fino alla partenza del primo dei tre ski-lift visibili, quindi seguire sempre in discesa una stradina che conduce alla partenza del secondo ski-lift. Subito dopo mettere le pelli per proseguire fino al terzo ski-lift, e poi sulla traccia in genere battuta dal gatto delle nevi fino al Rif.Mussala. Dal rifugio si segue la vecchia palificazione elettrica, che ad un certo punto sale diritta in un canalone, in caso di neve abbondante è più sicuro aggirare a destra il dosso per riprendere i pali in cima al canale. Sempre seguendo i pali si giunge al bivacco poco sotto la vetta, i successivi canali che portano in cima necessitano neve sicura, dove è possibile nel caso arrivare direttamente con gli sci. In discesa seguire lo stesso percorso e tornare rimettendo le pelli di foca fino alla cima Jastrebetz, quindi scendere sulle piste (“Jastrebetz – 1”) che riportano a Borovetz. 

PIZZO MALIOVITZA (2729 m)
L'imbocco della Valle della MaliovitzaDal parcheggio dell’albergo Maliovitza (ca 1700m) o da quello della Scuola Nazionale d’Alpinismo (circa 30 km da Govedartzi) imboccare l’evidente vallone della Maliovitza seguendo la linea di una stradina. Oltrepassato il Rif.Maliovitza mantenere il fondovalle fin quando si chiude in un anfiteatro, qui risalire i pendii a destra (seguire in linea di massima i pali segnalatori) fino ad un primo breve pianoro (2 laghetti), ancora a destra per raggiungere il pianoro sovrastante sede del Lao Elena. Tenere il lato destro del pianoro, al suo termine piegare a sinistra verso una canale, che si risale (attenzione, nel canale non andare a destra!) fino ad un vago colle da cui decisamente a sinistra per risalire l’ampia dorsale che conduce alla Cima Elena; una breve cresta unisce quest’ultima alla cima della Maliovitza.

Alcune proposte sci-alp nel Gruppo dei Monti Pirin

PIZZO TODORCA (2746 m)
Il Pizzo Todorca dalla discesa del Pizzo VihrenSi tratta della cima che sovrasta gli impianti di Bansko (930m). Il punto di partenza della gita è la località di Shiligarnica (ca 1750m), che si può raggiungere con una recente cabinovia, oppure in macchina (ca 12 km). Da Shiligarnica volendo si può sfruttare la lunga seggiovia, risparmiando circa 400m di dislivello, oppure salire nei boschi a sinistra delle piste o a lato di queste. Poco prima del termine della seggiovia si piega decisamente a sinistra e ci si abbassa nel vallone, che si attraversa sempre verso sinistra. Risalire quindi un ripido pendio in prossimità di alcune rocce affioranti, per raggiungere un ampio pianoro. Dal pianoro si può mantenere la destra per salire la line di cresta al Grande Todorca (2746m) o leggermente più a sinistra per pendii abbastanza ripidi al Piccolo Todorca (2712m). La sciata più remunerativa in caso di neve ben assestata si svolge direttamente sul lato opposto nella valle del Vihren (attenzione!), altrimenti si può seguire l’itinerario di salita, oppure seguire dalla cima del Piccolo Todorca una cresta in discesa che conduce verso le piste nel versante sempre della Valle Vihren.

Discesa dal Pizzo VihrenPIZZO VIHREN (2919 m)
Partenza ancora dalla località Shiligarnica, ma leggermente più in basso a destra (ca 1700m), dove si diparte la strada che si inoltra nella Valle Vihren-Rif.Bandertiza. Si segue la strada con leggera pendenza fino ad oltrepassare il Rif.Vihren (1950m), quindi sempre sul fondovalle fin quasi al termine della vallata, dove si comincia a salire verso destra per vallette e dossi molto belli. Il dosso si fa quindi più evidente ed infine ripido fino ad una anticima, seguita da una cresta pianeggiante che conduce sotto l’ultimo breve pendio alla cima del Pizzo Vihren, quest’ultimo da salire a piedi.

Salita al Pizzo BesbogPIZZO BESBOG (2645 m) – PIZZO POLEJEAN (2851 m)
Da Bansko una strada abbastanza disconnessa (ca 15km) conduce alla Capanna Gotze Delchev (1450m), da qui si sfruttando due tronconi di una vecchia seggiovia si raggiunge il Rif.Besbog (2250m). Attraversare verso ovest un pianoro che ospita il Lago omonimo per raggiungere l’evidente dorsale del Pizzo Besbog, da qui si può salire verso sinistra la dorsale del Pizzo Polejean (2851m) e/o quella che conduce al Pizzo besbog.

Gruppo dei Monte Vitosha

TCHERNI VRAH (2290 m) 
Si tratta del gruppo montuoso che sovrasta Sofia, e ospita sulle sue pendici il comprensorio sciistico di Aleco. La gita in se non è un granchè, seguendo gli impianti che giungono non molto lontani dalla cima, ma in caso di bel tempo offre un’ampia panoramica sulla capitale, e può essere tranquillamente abbinata ad una mezza giornata di turismo. Da Aleco (ca 1750m) seguire a lato le piste, quindi puntare alla cresta rocciosa che conduce brevemente in cima.

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 Testi, disegni e immagini: Copyright  ©  Paolo Vitali – www.paolo-sonja.net

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