Paolo Vitali & Sonja Brambati
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Iceland
ski-mountaineering
April 2013
Photo Gallery - Selection
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Foto panoramiche di Ruggero Vaia

Ma ti rendi conto dove siamo?
Islanda - Scialp nella penisola di Tröllaskagi e dintorni $$$
 

Anche quest’anno finalmente la tanto progettata e desiderata trasferta scialp“ fuori porta! Un incognita solo per la meta: il gruppo è già rodato. Compagni di sciate abbastanza eterogeneo, ma affiatato. La novità: Nadia e Giacomo, alla loro prima esperienza... oltr’alpe; finalmente un’amica… che mi dà manforte con questi maschiacci. E non è poco!
Tutto è andato come da programma. Abbiamo visto un paese nuovo, sciato bene, nonostante la meteo bizzarra e trascorso delle bellissime divertenti serate…… Assolutamente da rifare l’anno prossimo, ma dove?……Ci stiamo già pensando. Sonja.

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Diario di bordo - Aprile 2013
by Paolo Vitali

13/04 - Milano/Reykjavik/Ólafsfjörður
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Bufera a Ólafsfjörður
L'islanda ci accoglie con cielo blu e il tipico vento freddo e teso che soffia molto spesso a Reykjavik. Ci muoviamo subito verso nord sulla A1, la principale strada che circumnaviga tutta l'isola, e vediamo subito in lontananza minacciose nuvole scure che danno ragione alle pessime previsioni per i prossimi giorni! La nostra meta è Ólafsfjörður, un minuscolo paese all'apice del fiordo omonimo, all'estremo nord della penisola di Tröllaskagi.
Novanta chilometri all'ora è la velocità massima consentita sulle strade "più veloci"; così i 450 km si trasformano in un lungo viaggio che, dopo l'aereo, rende interminabile questo "avvicinamento". Passato Blönduós, al bivio per Akureyri o Siglufjörður ci sentiamo ormai a destinazione, ma non abbiamo fatto i conti con la meteo! Optiamo senza razionali tangibili per la costa ovest della penisola di Tröllaskagi, invece della strada interna che passa per Akureyri e Dalvik. La neve comincia a cadere regolare, a ogni chilomtero che percorriamo l'intensità aumenta, non appena ci aviciniamo al mare un vento tempestoso si scatena e comincia a crearci non pochi problemi! La strada diventa riconoscibile solo grazie ai pali delimitatori laterali, la visibilità ridotta a pochi metri, la nevicata diventa orizzontale per il vento teso e ci avvolge completamente. Da un po' non incrociamo più macchine, sarà per l'orario ormai tardo, o forse perché i locali consci delle condizioni non si muovono?!
Alla guida del mio poderoso Land Cruiser (fortunato upgrade gratutito dell'autonoleggio!) mi sento tranquillo, ma un po' di mal celata preoccupazione comincia ad avvolgere Giacomo e Vigilio, alla guida delle altre due auto station wagon. Nei tratti più esposti sul mare procediamo quasi a passo d'uomo, è ormai palese che se un'auto si dovesse bloccare nelle neve ormai alta con grossa probabilità ci toccherà passare la notte in auto! Fortuna o abilità degli autisti , non ci è dato a sapere, ma intorno a mezzanotte arriviamo finalmente all'agognata destinazione. Veniamo a sapere il giorno successivo che poche ore dopo entrambe le strade sono state chiuse per il pericolo di slavine, e così rimarranno per due intere giornate
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14/04 - Ólafsfjörður   Photo-Gallery
Relax nella vasca
In ogni viaggio scialp ci è capitato di trovare un po' di brutto tempo, ma le giornate a disposizione sono poche e quindi si cerca sempre e comunuque di tentare una sciata. Non questa volta: il giorno dopo il nostro arrivo a Ólafsfjörður nessuno di noi osa neppure azzardare l'ipotesi di mettere il naso fuori dal bungalow, o meglio quando lo facciamo è solo per entrare nella vasca d'acqua bollente sulla veranda, opportunamente piazzata al riparo dal vento teso che arriva da nord, dal mare. Stare immersi nell'acqua calda all'aria aperta con la nevicata orizzontale alle spalle, e poi buttarsi nella neve fresca che si è subito depositata abbondante davanti alla casetta fa un certo effetto! 

15/04 - Hólkotshyrna 890m,
Ólafsfjörður   Photo-Gallery
Holtshyrna 890m
Ormai riposati dall'avventuroso viaggio vogliamo a tutti i costi sciare, la neve continua a cadere fitta, ma il vento è un po' calato e la temperatura si è alzata, forse anche troppo. Tutte le strade che conducono a Ólafsfjörður sono ancora chiuse, non possiamo spostarci, quindi tanto vale partire con le pelli direttamente dal bungalow. La visibilità è di pochi metri e il grado di pericolo è 4. Ci inoltriamo brevemente nella pianeggiante valle del fiordo, poi con le antenne alzate cerchiamo di seguire le curve di livello sul GPS e cominciamo a salire verso sinistra. La pendenza è ideale, non abbastanza da poter essere pericolosa, ma neppure troppo dolce, e una crestina rocciosa finalmente ci da una direttiva che ci conduce fin sotto la cima di quello che poi scopriremo essere l'Holtshyrna. Solo 890m ma sudati! Ci fermiano poco sotto la cima per un cambio di pendenza   che non vogliamo forzare in queste condizioni e poi comincia la prima sciata Islandese, un po' sacrificata per me davanti a ricercare le tracce, ma a quanto pare più che godibile per i miei soci a seguire, che con un riferimento davanti, serpentinano alla grande nella neve fresca.

16/04 Grimubrekkur 1000m, tra l'Einstakafjall a SW e il Halldor 1130m a NE, da Dalvik   Photo-Gallery
Finalmente le strade sono state riaperte, ci possiamo spostare da Ólafsfjörður. Il cielo plumbeo conferisce sfumature color ottanio a cielo e mare, con un fascino tutto particolare. Riusciamo ad individuare una valle riparata dal vento con pendenza regolare, il pericolo 4 permane! Nella parte alta ripiombiamo nelle nuvole, e ancora una volta grazie al GPS riusciamo ad arrivare in cima. La temperatura è elevata, ma stranamente la neve rimane polverosa per tutta la discesa! Inspiegabile ... da noi con queste temperatra sarebbe tutto cartonato ... meglio così, non capisco ma mi adeguo!

17/04 Kaldbakur 1180m
, zona di Akureyri   Photo-Gallery
Mattinata ancora fra le nuvole, poi finalmente il sole fa la sua comparsa, e tutto cambia improvvisamente. Questa gita è una delle classiche della penisola, con pendenza regolare dal mare alla cima. In cima ammiriamo un paesaggio lunare sulle montagne innevate del'interno, e Nadia continua a ripeterci il suo ritornello "Ma ti rendi conto dove siamo?!", che diventerà il motto del nostro viaggio. Una bellissima sciata su neve fresca e fondo duro ci attende, costantemente con vista mare. Sulla strada del ritorno approfittiamo per una puntata alla cascata di Goðafoss ed un antico villaggio. Una splendida giornata!

18/04 Glæsibæjarheppur 1440m/1320m, zona di
Akureyri   Photo-Gallery
Oggi rinunciamo alla sciata con vista mare per avventurarci su una gita più lunga all'interno di Akureyri inventata sulle carte. La meteo è in miglioramento progressivo, e la valle che imbocchiamo si rivela fantastica. Man mano che saliamo realizziamo che la neve è di qualità superlativa, e nella parte alta troviamo almeno 40 cm di polvere fresca. La cima supera i 1400m. Cominciamo la discesa in un delirio di polvere, che da metà in giù lascia progressivamente il posto ad una perfetta moquette ricoperta da qualche dita di polvere ... arriviamo all'auto in una sorta di orgasmo colletivo!

19/04 Thverfjall 920m+880m+840m, Siglufjörður   Photo-Gallery
La meteo mette buono al mattino e poi peggiormento deciso al pomeriggio, così scegliamo una gita apparentemente breve vista mare tra l'Ólafsfjörður e il Siglufjordur. Arriviamo in un ampio anfiteatro con una quantità immane di neve, Franco cerca di valutare l'altezza della fresca, infila tutti i 230 cm della sonda senza trovare nessun minimo ostacolo, ma non arriva al fondo, gulp! L'anfiteatro chiude, e con esso sembra anche la nostra gita, ma poi troviamo un ripido canale, salito e disceso con le antenne alzate! La nuvolosità tarda, così proseguiamo la discesa nella vallata opposta, e poi ripelliamo a salire una seconda cima piramidale molto estetica. Altra discesa in polvere, e si ripella per l'ultima risalita alla cima più meridionale della catena, da cui piombiamo diritti per ripido pendio direttamente alle macchine. Meglio di così non si poteva chiedere e immaginare!
Informazioni generali
Il gruppo: quest'anno due nuove "reclute", Giacomo Carsana e Nadia Agostini, si aggiungono al collaudato gruppo  di Paolo & Sonja, Ruggero Vaia, Rino Salvadori, Denis e Vigilio Ganz, Franco Scotti e Bruno Piazzi. 
Il gruppo nel bungalow
Regione: Nella parte settentrionale dell'Islanda si trova la penisola di  Tröllaskagi; da prima di Akureyri fino ai fiordi di Ólafsfjörður e Siglufjörður  un terreno ideale per lo scialpinismo, con cime fino a circa 1400 m, lunghe vallate, pendii e canali per ogni gusto.
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Periodo consigliato: fine Marzo e tutto Aprile .
Accesso: in aereo a Reykjavik, quindi in auto sulla A1 fino alla penisola di Tröllaskagi. L'auto si può prenotare via web a una delle agenzie in aeroporto.
Sulla A1 verso la Tröllaskagi
Visto: per i cittadini Italiani è sufficiente la carta d'identità.
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Cambio: in Aprile 2013 il cambio era circa di 150 ISK (Corone Islandesi) per 1 euro.
Cartografia: su web è possibile trovare mappe stradali e topografiche anche per GPS fino al 20.000.
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Alloggi: nella capitale e vicino all'aeroporto, cittadina di Keflavik, numerosi B&B; nella Tröllaskagi l'alloggiamento solitamente più usato dagli skialper sono i bungalow, che si possono facilmente trovare sui numerosi siti di prenotazione.
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Meteo: come in tutti questi paesi nordici la meteo è pazza, bisogna abituarsi a variazioni repentine, improvvise nevicate, vento e quant'altro. L'altro lato della medaglia però presenta una neve polverosa spesso superlativa e sciate garantite. Prima di Aprile le giornate sono corte e le temperature più fredde.
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Indumenti: equipaggiamento alpino invernale "a cipolla", pantavento e  una buona giacca spesso indispensabili! Un piumino e qualche indumento caldo per la sera consigliabili.
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Materiale: ARVA, pala e sonda, ramponcini, non servono piccozza corda e altre attrezzature da ghiacciaio.
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GPS: sono possibili traversate a fantasia, avere con sé un GPS è assolutamente consigliato. Noi abbiamo usato un GARMIN OREGON 550T.
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Da Dalvik percorriamo in macchina fin dove possibile la Skidadalur, ovvero la Valle dello sci, su ogni picco immaginiamo due o tre percorsi possibili, verrebbe voglia di farli tutti! Scegliamo quella che sembrerebbe una "valletta" un po' al riparo dal vento, che oggi soffia forte. A fine gita misureremo 20 km di sviluppo ... riuscendo a raggiungere una bella cima di 1340m. Durante la salita le nuvole si diradano, oggi le pendenze non sono mai forti e la neve meno bella dei giorni scorsi, ma ci riempiamo gli occhi di quel blu intenso tra cielo e mare che credo ricorderemo a lungo ... "ma vi rendete conto dove siamo?!".


21/04 Ólafsfjörður-Reykjavik e Geysir
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Meteo perfetta, ma ormai satolli di polvere e serpentine decidiamo di affrontare il viaggio di ritorno con più calma, e qualche sosta turistica; caratteristici i geyser di Geysir. Al porticciolo di Keflavik troviamo un ristorante dove sfoghiamo la voglia di pesce nordico, e siamo pronti al ritorno.
Domattina si torna a casa.
Anche queste vacanze si chiudono decisamente in bellezza!
PV



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Mappa generale d’inquadramento
Altimetria e mappe ricavate da BaseCamp® rappresentano la traccia GPS rilevata usando Garmin® OREGON 550T
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 Testi, disegni e immagini  Copyright  ©  2013 Paolo Vitali – www.paolo-sonja.net