Turchia
- Anatolia Centrale
Prologo.
Prima meta di un viagio sci-alp targato 2007 è laTurchia, alla ricerca
della neve, quest'anno abbastanza avara ovunque. Il nostro gruppetto ormai
affiatato si è allargato: da sei siamo diventati dodici tra lombardi
e trentini, tutti affamati di neve. Una bella avventura sotto tutti i punti
di vista, vuoi per l'ambiente decisamente diverso e per l'esperienza di
pernottare presso le famiglie locali. Anche la meteo ci è stata
amica permettendoci di effettuare tutte le gite programmate con dislivelli
non indifferenti. L'ultima particolarmente bella grazie a una copiosa nevicata
nella notte.
Sonja B.
Resoconto
viaggio e gite
Sabato
24 febbraio 2007. Day 0
Viaggio
aereo tranquillo by Turkish Airlines; arriviamo a sera all’albergo di Ankara,
ma prima del kebab riusciamo già a fare una scappata in un Amam!
Per ora solo bagno turco senza massaggio tipico, che rimandiamo ai giorni
prossimi!
Domenica
25 febbraio 2007. Day 1
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Ankara non
ha moltissime attrazioni turistiche, ma almeno una visita alla cittadella
ed al Mausoleo di Ataturk sono d’obbligo prima di partire alla volta
della neve. Sulla strada per Ilhara, una breve sosta fotografica all’impressionante
Lago
Salato (Tuz Golu), quindi diretti fino al villaggio di Selime, dove
pernotteremo in una rustica pensione. Proprio a Selime ci sono delle
antiche abitazioni ed una chiesa scavate nella roccia, tipiche della Cappadocia,
e ad Ilhara un lungo canyon, che però abbiamo solo il tempo
di ammirare dall’alto.
Lunedì
26 febbraio 2007. Day 2
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altimetrico Video
Selo, la
nostra guida, ci propone una partenza ”prestosaura” alle cinque del mattino
per salire l’Hasan Dagi (3268m), così
fanno di solito le comitive dice, ma ci sembra eccessivo per 1300 metri
di dislivello! Verso le 9 siamo così alla base dell’Hasan, la neve
non è molta ma sufficiente per sciare. E’ il primo vulcano che saliamo
con gli sci, e il percorso sembra abbastanza banale rispetto alle salite
alpine. Dalla cima per un attimo riusciamo a vedere il vulcano più
alto della regione, l’Erciyes (3917m), ultimo obbiettivo del nostro viaggio.
C’è ancora tempo, così anzichè scendere direttamente
sciamo alla base del vicino vulcano Kucuk (3040m)
che risaliamo per un bel canale. Per evitare poi di risalire al colle fra
i due vulcani decidiamo per una discesa diretta, che tanto diretta si rivelerà
poi non essere.... un infinità di sali e scendi alla fine portano
il dislivello della giornata a oltre 2100 metri, non male per la prima
gita in terra turca. Lasciamo Selime con il nostro pulman e ci dirigiamo
verso i Monti Taurus, faremo base nel villaggio di Demirkaziz. Allogiamo
in una bella casa locale completamente in legno, due grandi stanzoni per
dormire su spartani ma comodi materassi, e mangiare a gambe incrociate
sul tavolato... serate che ricorderemo!
Martedì
27 febbraio 2007. Day 3
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Monti Taurus –
Aladaglar
Spartane
stufette a legna riscaldano alla perfezione questa baita di legno, e l’acqua
calda per una doccia è fornita da moderni pannelli solari, di cui
sono dotate anche le più umili abitazioni. Ci domandiamo come mai
in Italia non si possa realizzare una cosa simile!?
Lasciamo
il tepore del legno per una fredda salita al Mt.Embler (3723m).
Le sgangherate ma efficaci jeep 4x4 ci portano al termine di una sterrata
circa a 2000 m di quota, all’imbocco della Karayalak Valley, in
un canyon alquanto dolomitico. La salita si snoda fra verticalli pareti
di calcare perfetto! L’ultimo tratto è pelato dal vento e lo percorriamo
a piedi, dalla cima la vista spazia sulla pianura della Anatolia centrale!
Discesa perfetta su neve trasformata con tratti di fresca sui pendii a
nord. La sera passa a gambe incrociate sul tappeto dello stanzone parlando
coi locali, ci scambiamo informazioni e impressioni sui rispettivi paesi,
e per conculedere prima della branda un’immancabile mano a briscola chiamata!
Mercoledì
28 febbraio 2007. Day 4
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Oggi è
di nuovo il pulman a portarci all’imbocco della Emli Valley, a quota
1745 metri. Il primo tratto di questa gita si svolge in una fitta foresta
di pini, poi deviando a destra per ampi valloni si raggiunge il colle a
Q3280, e da questo per la cresta alla cima del Mt.Kortekli (3365
m). Sulla cresta siamo investiti da una improvvisa bufera,
ma dal colle in giù la visibilità è di nuovo sufficiente
per goderci la sciata su neve già trasformata. La sera facciamo
un giro nel canyon che parte dal villaggio di Demirkaziz, calcare perfetto
a perdita d’occhio, e infatti scorgiamo fix e fittoni resinati, segni inequivocabili
che la zona è già frequentata dagli scalatori!
Giovedì
1 marzo 2007. Day 5
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La carenza
di neve alle quote basse ci impone un cambiamento nel programma originale.
Di nuovo con i 4x4 torniamo all’imbocco della Emli Valley, ma proseguima
poi a sinistra per la sterrata fino in fondo alla Kucuk Mangirci Valley.
Calzati gli sci, al termine del piano pieghiamo a destra e risaliamo degli
ampi valloni passando di nuovo da splendide guglie di ottimo granito, già
ambita meta di climber locali ed occidentali. Il colle a cui puntavamo
presenta larghe cornici di neve alquanto pericolose, così con un
diagonale a sinistra ci portiamo in un altro ampio vallone che passato
un colle ci porta a una bella cima sciabile. Scopriremo al ritorno trattarsi
del Mt.Yoncalitas (3463m). Con un po’ di dispiacere
lasciamo la nostra baita di legno alla volta di Kayseri e del rifugio alla
base del vulcano Erciyes. Sul tragitto ci investe una intensa perturbazione,
con pioggia copiosa, che si trasforma in neve prima di arrivare al rifugio,
a quota 2000m, dove si trovano anche degli impianti sci.
Venerdì
2 marzo 2007. Day 6
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La perturbazione
è passata e ha lasciato il posto a una splendida giornata blu cobalto,
con mezzo metro di polvere fresca a nostra disposizione! Non aspettiamo
l’apertura tardiva degli impianti e partiamo subito con le pelli. Puntiamo
diretti al canalone sud del vulcano, che con questa neve promette una superba
sciata! Un attimo di studio nel canale che però si rivela in condizioni
sicure, e in un attimo ci troviamo sulla cima del Mt.Erciyes
(3917m). La vista sulla Cappadocia è a 360°,
ci godiamo a lungo questa ultima vetta del nostro girovagare turco! La
discesa è come da programma: mozzafiato! Una canalone di 1000m in
mezzo metro di fresca, poi i dolci pendi fino al rifugio.... non si poteva
concludere meglio!
Ultimo
trasferimento in bus verso il capoluogo della Cappadocia, abbiamo appena
il tempo di ammirare alcuni camini delle fate alla luce del tramonto!
Sabato
3 marzo 2007. Day 7
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Un po' di
turismo in Cappadocia fuori stagione è l’ideale: città
sotteranee, canyon incredibili, villaggi interi scavati nella roccia ....
un tuffo nel passato da non perdere!
Domenica
4 marzo 2007. Day 8
Siamo
appena partiti ed è già finita..... una settimana vola! Ultimo
kebab, ultimo amam .... ma crediamo proprio non saranno gli ultimi, la
Turchia ci ha veramente affascinato, credo proprio torneremo! Paolo
V. |
Informazioni generali
Il gruppo. Per la prima
volta affrontiamo un viaggio sci-alp così numerosi, siamo in dodici:
oltre a Paolo & Sonja, Umberto Isman, Amos Locatelli, Renato Pizzagalli,
Franco Scotti, Gianni Corti, Maurizio Zambelli, Ruggero Vaia, Claudio Delladio,
Vigilio Ganz, Giuseppe Gilmozzi.
Ci accompagnano: Salahatin
(alias Selo) e Nuri.
Regione. Anatolia Centrale,
un raggio di 200 km intorno alla Cappadocia. La montagna più alta
è il vulcano spento dell’Arciyes (3917m), poi vi è l’altro
vulcano, l’Hasan (3268m), ed il gruppo dall’aspetto dolomitico dell’Aladaglar,
nei Monti Taurus., con montagne fino ai 3700 m.
Periodo consigliato.
Le temperature in inverne sono abbastanza rigide, ma in primavera la neve
scompare velocemente. Fine Febbraio, inizio Marzo dovrebbe essere il periodo
migliore.
Accesso. In aereo ad
Ankara, quindi auto/bus sulle strade ben mantenute. Per raggiungere i punti
di partenza nell’Aladaglar possono servire dei 4x4, che vi fornirà
l’agenzia.
Visto. Entrando in
aereo per gli italiani è sufficiente la carta d’identità.
A Instanbul/Ankara dovrete fare un visto che costa 10€.
Cambio. In Marzo 2007
ad un Euro corrispondevano circa 1800 lire turche, mnemonicamente facile
perchè una lira turca corrispondeva a circa una delle nostre vecchie
lire!
Cartografia. Praticamente
introvabile una topografia dettagliata! Su web alcune cartine generiche:
- Hasan
topo
- Hasan
Map
- Erciyes
topo
- Erciyes
Map
- Aladaglar
Map
- Stradale
x OZI
Logistica. Una agenzia
locale puo' facilitarvi la logistica per alloggi e spostamenti: l’albergo
ad Ankara, la pensione a Ilhara e Cappadocia, il Rifugio all’Erciyes, e
l’alloggio in una casa del villaggio Demirkaziz. Per quest’ultima vi servirà
un sacco lenzuolo o un sacco a pelo leggero. Vitto ricco ed abbondante,
comprensivo di viveri per le gite.
Meteo. Meteo generiche
su web
- accuweather
Demirkaziz
- Intellicast
Kayseri
Altri siti utili.
- I
Mondonauti
- Ambasciata
Roma
Indumenti. Fondamentalmente
lo stesso equipaggiamento delle gite invernali sulle Alpi. In inverno però
la temperatura può essere molto rigida, quindi regolarsi di conseguenza.
Prevedere un ricambio per indumento per poter effettuare gite ogni giorno,
e capi caldi per il dopo le gita.
Materiale. ARVA, pala
e sonda, ramponcini e picozza.
GPS. Può essere
molto utile in caso di brutto tempo, specie sulle gite in traversata! Noi
abbiamo usato un GARMIN GPSMAP60CSx.
Potete richiedere il database con le tracce ed i waypoint delle gite scrivendoci.
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